Ci sono professioni che sono circondate da numerosi luoghi comuni e, in generale, da poca chiarezza relativa alle effettive mansioni di chi le svolge. In questo novero, è possibile far rientrare l’investigatore privato.
Chi decide di intraprendere questa strada nella vita, può rivolgersi a un target di privati, ma anche, come si può leggere su siti come www.investigazioniaziendali.agency, alle aziende.
Nelle prossime righe, chiariamo meglio di cosa si occupa chi decide di diventare investigatore privato.
Cosa fa l’investigatore privato?
Quando ci si chiede come lavora l’investigatore privato, si può chiamare in causa un’immagine su tutte: quella delle informazioni. Nel momento in cui accetta il lavoro dal committente, l’investigatore privato ha il compito di reperire informazioni per risolvere il problema del cliente, sia esso un privato o un’azienda.
Come opera l’investigatore privato?
Questa figura professionale, il cui operato è disciplinato dal Decreto Ministeriale 269/2010, svolge il suo lavoro in maniera estremamente metodica. Il primo passo prevede il fatto di incontrare il cliente e di ascoltare, in sede di brief, le sue esigenze.
A partire dalla raccolta di queste informazioni, il professionista decide come operare a livello pratico. Ecco le alternative in merito:
- Appostamenti
- Pedinamenti
- Interrogazioni di database
- Ricerca presso archivi istituzionali
- Ricerca sui social
- Ricerche sul passato di una persona
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare degli strumenti pratici a disposizione dell’investigatore privato che svolge le sue mansioni. Tra questi è possibile citare il networking. L’investigatore privato opera fianco a fianco con esperti di altre discipline, come per esempio gli esperti di informatica.
Solo tramite il loro sapere, per esempio, è possibile fare delle perizie concrete e, per esempio, valutare se una rete informatica aziendale è stata violata.
Cosa può fare l’investigatore privato?
Gli appassionati di libri e film gialli, quando parlano degli investigatori privati, hanno spesso poco chiaro quello che a questi professionisti è consentito fare dalla legge. Passiamo un attimo in rassegna quello che, secondo la normativa vigente, l’investigatore privato può fare per portare avanti il suo lavoro:
- Pedinamenti
- Scattare foto ed effettuare riprese in luoghi pubblici (non è consentito raccogliere materiale in abitazione private, inviolabili per legge)
- Registrare qualsiasi conversazione avvenga in sua presenza
- Effettuare sopralluoghi nei casi in cui c’è il consenso del proprietario dello spazio
- Monitorare gli spostamenti delle autovetture attraverso tecnologia GPS
Nonostante ogni tanto si tende a dimenticarlo, l’investigatore privato non può, almeno in Italia, effettuare intercettazione telefoniche o entrare in possesso dei contenuti di conversazioni che avvengono tra persone non presenti.
Ricordiamo altresì che l’investigatore privato non ha la possibilità di entrare nelle abitazioni private – per legge, fatta salva la perquisizione disposta dalla Polizia, il domicilio è inviolabile – e di accedere a conto correnti o ad altri spazi web coperti da privacy.
Come possono essere utilizzati i dati raccolti dagli investigatori privati
Quando si parla del lavoro degli investigatori privati, è opportuno fare riferimento anche alle modalità di utilizzo delle informazioni raccolte da questi professionisti. Nel momento in cui un investigatore, nell’esercizio del suo mandato, raccoglie dei dati e delle informazioni, questo patrimonio può essere utilizzato in sede processuale (non importa se civile e penale).
Affinché i dati siano utilizzabili in Tribunale, è cruciale che, nell’esercizio della sua professione, l’investigatore privato abbia operato tenendo conto di un assoluto rispetto della normativa vigente. Nell’eventualità di violazione della normativa vigente, qualsiasi informazione raccolta da parte dell’investigatore privato risulterebbe invalida.
Concludiamo facendo presente che chi esercita la professione di investigatore privato senza licenza prefettizia commette un reato punibile anche con la reclusione.