Hai mai provato a lavorare in un ambiente rumoroso? Ci sono persone che lavorano in ufficio e sono infastidite dal passaggio di un’ambulanza o dai lavori in corso che ci sono sulla strada sottostante, dove martello pneumatico, scavatori e altri attrezzi comportano disturbi e difficoltà di concentrazione a chi è nelle vicinanze.
Ecco la prima conseguenza sull’uomo del rischio rumore: chi opera nel caos fatica a concentrarsi e riduce la propria produttività.
I danni sono ancor più rilevanti per chi lavora a stretto contatto con la fonte che genera il rumore, ovvero chi ha in mano il trapano a percussione, una fresa, una sega circolare, una smerigliatrice o una foratrice: tutte queste persone sono sottoposte a conseguenze dovute al rischio rumore e vibrazione e possono essere soggette a danni fisici importanti, temporanei e permanenti, non solamente alle parti del corpo coinvolte nello svolgimento delle mansioni. Per questo si parlerà di rischio rumore con effetti diretti e indiretti.
Cos’è il rischio rumore?
Prima di capire i rischi e le rispettive conseguenze, è opportuno definire cos’è il rumore, il quale viene inteso come un suono emesso ad una certa frequenza e intensità di volume che può risultare fastidioso alla percezione dell’udito umano (e animale). Ci sono molti casi in cui un rumore può causare danni irreparabili all’udito, indipendentemente dal tempo in cui ci si sottopone al suo ascolto. Un esempio: stare in prossimità di uno sparo oppure di un passaggio di un’auto di Formula 1 (anche per soli 30 secondi senza protezioni), può causare un danno all’udito molto maggiore rispetto a chi lavora per 16 ore in una stazione di servizio in centro città oppure in ferrovia.
Ecco perché, in ambito lavorativo, è importante procedere alla valutazione del rischio rumore. Quest’ultimo si può definire come il grado di probabilità relativo al manifestarsi di un evento negativo e dannoso per la salute della persona. Solitamente si parla di rischio rumore e vibrazioni in quanto gli effetti delle due tipologie sono spesso verificati contemporaneamente: basti pensare all’operaio sottoposto sia a rumore che alle vibrazioni durante l’utilizzo di una perforatrice sulla strada oppure in un cantiere edile.
Rischio rumore: gli effetti diretti e quelli indiretti
Attraverso un’attenta valutazione del rischio rumore è possibile determinare due tipologie di effetti conseguenziali, distinguendoli in effetti diretti e indiretti. Se i primi sono riconducibili direttamente all’apparato uditivo con conseguenze localizzate, gli ultimi interessano altri apparati e possono identificare le conseguenze relative agli stessi effetti diretti.
Effetti diretti
- Affaticamento accentuato e palese dell’apparato uditivo
- Problemi acustici dovuti a traumi (ad esempio rottura del timpano)
- Perdita della capacità uditiva in modo parziale (come ad esempio forti otiti, sensazione di ascolto ovattato) o totale, temporanea o permanente
In questi casi i problemi sono direttamente generati dalla fonte rumorosa e interessano in maniera diretta l’udito con ulteriori conseguenze, ovvero con gli effetti indiretti.
Effetti indiretti
Riguardano tutte le conseguenze che possono generarsi a causa degli effetti diretti, ma anche problematiche che possono svilupparsi ad apparati collaterali o ad altre parti del corpo.
- Difficoltà percettiva dei segnali di allarme o delle segnalazioni acustiche di pericolo
- Poca consapevolezza del pericolo
- Isolamento sociale
- Problematiche vestibolari
- Emicrania e fastidi cognitivi
- Riduzione della capacità di concentrazione
- Decremento della produttività
- Stress
- Problemi cardiovascolari
- Problemi respiratori
- Stato di ansia
Rischio rumore e vibrazioni: entità dei danni
Il rischio rumore e vibrazioni può essere diversamente impattante sull’uomo a seconda dei casi. E’ facilmente intuibile che un operaio che lavora in un reparto falegnameria oppure all’interno di un cantiere edile abbia una probabilità di rischio rumore più elevata rispetto a chi è commesso in un negozio o lavora in un supermercato. La valutazione rischio rumore serve proprio a determinare la probabilità di verifica dell’evento per capire poi l’entità dei danni, i quali sono direttamente proporzionali all’intensità, alla vicinanza e alla permanenza della condizione.
Lo stesso discorso vale per il rischio vibrazioni, le cui conseguenze possono interessare anche apparati ossei, nervosi e muscolari, in forme diverse in base al tempo di esposizione al rischio e all’intensità delle vibrazioni.
A seconda del luogo di lavoro le conseguenze possono essere differenti e di grande rilevanza sono i dispositivi di protezione che leggi e regolamenti obbligano ad avere e a indossare regolarmente.
Per avere maggiori informazioni sulla valutazione rumore e vibrazioni chiedi l’intervento di esperti del settore che possono aiutarti a determinare i rischi e a tutelare la salute delle persone che lavorano con te e per te.