Visitare Asti, ecco qualche suggerimento utile

Non c’è dubbio che quando si parla di Asti si fa riferimento a una delle città più belle di tutto il Piemonte.

La collocazione è particolarmente azzeccata, dal momento che si trova nel bel mezzo delle colline del Monferrato. Una città che è particolarmente rinomata e nota in tutta Italia, ma anche nel mondo grazie a una produzione vinicola d’eccellenza.

Proprio per tale ragione, buona parte delle persone che vogliono visitare Asti lo fanno durante la stagione autunnale.

Infatti, è proprio in quest’ultimo periodo che si concentrano buona parte degli eventi e delle manifestazioni tipiche di queste zone, come ad esempio il Festival delle Sagre, ma anche la Douja d’Or e il Palio.

Asti è una città che ha origini lontanissime nel tempo, dato che venne realizzata dagli antichi Romani, ma in realtà il suo sviluppo cominciò soprattutto nel Medioevo. Fu in quest’epoca, infatti, che assunse contorni sempre più importanti, venendo considerata come una delle città più ricche e strategiche del Nord Italia, anche per via del fatto che si trova proprio sulla via Francigena.

Trasferirsi ad Asti: un mercato immobiliare in fermento

Un fascino unico, per chi sta pensando di trasferirsi in queste zone e sta tenendo d’occhio le offerte di vendita case Asti.

Il mercato immobiliare in questa città è piuttosto disomogeneo, ma in generale si può affermare come il prezzo medio degli appartamenti che sono posti in vendita, che si concentrano perlopiù nella zona centrale della città, sono inferiori rispetto alla quotazione media regionale.

La zona di Corso Casale e quella delle Variglie sono le meno care dal punto di vista del prezzo al metro quadro.

I luoghi da non perdere ad Asti

Impossibile non fermarsi ad ammirare la Collegiata di San Secondo. Si tratta di una struttura che è stata realizzata proprio sul luogo in cui si svolse il martirio di San Secondo, ovvero colui che è diventato il Santo Patrono di questa città.

Non ci sono date certe circa la costruzione della Collegiata originale, anche perché di quell’edificio originale restano oggigiorno solamente il campanile e una porzione della cripta. In questa Collegiata, ci sono anche i drappi del Palio, che anno dopo anno sono oggetto di una bellissima tradizione, dove vengono dati come offerta al Santo Patrono.

Un’altra attrazione da non perdere se si visita Asti è senza dubbio rappresentata dalla Torre Troyana. Per tante persone si chiama Torre dell’Orologio e si può considerare uno dei simboli di questa città. Non ci sono torri più alte realizzate nel Medioevo e, molto probabilmente, quella di Asti è anche quella meglio conservata di tutte.

La costruzione della Torre Troyana avvenne durante il XIII secolo. Al giorno d’oggi si può visitare tranquillamente, acquistando l’apposito biglietto per poter accedere a Palazzo Mazzetti.

La Cattedrale e Palazzo Alfieri

Visitando Asti è impossibile non imbattersi nella Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo. In tutto il Piemonte rappresenta uno spettacolare simbolo dal punto di vista dell’architettura gotica. La sua realizzazione sorge in una zona che è completamente opposta rispetto alla Collegiata di San Secondo, rimanendo in un’area particolarmente isolata, dietro tra l’altro indicazione proprio del vescovo.

La costruzione di questa meravigliosa cattedrale è avvenuta utilizzando perlopiù dei materiali particolarmente poveri, come ad esempio l’arenaria e l’argilla. All’interno si trova una tipica suddivisione in tre navate, mentre proprio al di sotto dell’abside c’è la possibilità di ammirare la “cripta dei vescovi”. Qui sono stati effettuati numerosi ritrovamenti di reperti risalenti all’epoca romanica, ma è chiaramente anche il luogo di sepoltura per i vescovi di Asti.

Come dimenticare Palazzo Alfieri?

Ecco un altro dei simboli di Asti, dal momento che si può considerare la casa in cui è nato e ha vissuto per diversi anni uno dei più importanti scrittori italiani, sicuramente uno dei principali toscani. Un edificio caratterizzato da uno stile tipicamente barocco, che venne realizzato sullo scheletro di un preesistente edificio di stampo medievale.

All’interno di Palazzo Alfieri, al giorno d’oggi si trova la Fondazione Centro Studi Alfieriani, ma anche il Museo Alfieriano. Una volta giunti al piano nobile, i visitatori hanno la possibilità di ammirare le stanze in cui viveva lo scrittore, che hanno un bellissimo affaccio su un pittoresco e romantico cortile interno.

Gli arredi sono quelli originali e nel cortile si trova pure un platano enorme che venne piantato nel 1800.